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PIRANESI nelle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria

Dal 30 settembre 2022 all’8 gennaio 2023, la Galleria Nazionale dell’Umbria ospita la mostra PIRANESI nelle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria.

L’esposizione presenta 61 incisioni tratte dalla serie delle Vedute di Roma appartenenti al museo perugino.

Completa la rassegna il film d’animazione 3D Piranesi, Carceri d’Invenzione 300 anni realizzato da Grégoire Dupond con la musica di Teho Teardo.

a cura di Carla Scagliosi

L’esposizione, curata da Carla Scagliosi, responsabile delle collezioni moderne e contemporanee della Galleria, celebra il genio visionario del grande architetto, incisore e teorico veneziano, attraverso una selezione di 61 incisioni all’acquaforte dedicate alle bellezze antiche e moderne di Roma e dei suoi dintorni tratte dai due volumi delle Vedute di Roma, scelte tra le più rappresentative del suo percorso di ricerca e della sua evoluzione stilistica, formale e tecnica.

Nessuna altra opera come le Vedute di Roma, infatti, accompagna Piranesi durante tutta la sua vita e copre simbolicamente ogni aspetto della sua produzione, rimarcando le sue straordinarie capacità inventive, tecniche, prospettiche, nonché il vastissimo immaginario che sottende alle sue “ossessioni” archeologiche e antiquarie, ma anche visionarie e fantastiche.

Si riescono così ad apprezzare le caratteristiche pittoriche delle vedute, con l’ampia tavolozza di neri e grigi che dimostra la perfetta padronanza della tecnica dell’acquaforte, nonché a cogliere il sempre più evidente interesse di Piranesi per l’antico e per la ricerca antiquaria, divenuto oggetto via via sempre più preponderante delle tavole, tanto da spingere l’artista fino a Villa Adriana, alla quale avrebbe voluto dedicare un’intera opera rimasta soltanto un desiderio.

Le Vedute forgeranno e tramanderanno per secoli l’aspetto di una Roma filtrata attraverso il genio dell’autore e ne diffonderanno la fama in tutta Europa. La città, còlta nel suo malinconico declino e nell’abbacinante convivenza di presente e passato, con i ciclopici monumenti antichi e le grandiose, magniloquenti, architetture moderne, popolata da piccolissime, frenetiche e anonime presenze, condensa tutte le caratteristiche che contraddistinguono le grandi capitali moderne, attraverso la visione anticipatrice di un artista che rivendica il ruolo fondamentale della “licenza” e dell’immaginazione per la creazione di un’arte che rispecchi la propria epoca.

Programmata per il 2020 e poi rimandata a causa dell’emergenza pandemica, la mostra dedicata a Giovanni Battista Piranesi in occasione del terzo centenario della sua nascita (1720-2020) segna un’importante tappa del Progetto Piranesi avviato negli ultimi anni dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.

Nel biennio 2018-2020, il museo perugino ha promosso un’importante campagna di restauro delle opere su carta delle sue collezioni, tra le quali le circa 140 incisioni raccolte nei due volumidelle celebri Vedute di Roma disegnate ed incise da Giambattista Piranesi architetto veneziano, per le finalità della conoscenza, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio museale e delle opere custodite nei depositi.

Il delicato restauro ha restituito la perfetta leggibilità delle incisioni e dato avvio alla loro digitalizzazione e immissione nel vasto archivio digitale della Galleria Nazionale dell’Umbria, nonché al progetto di studio e di ricerca sulle opere di Piranesi conservate in Galleria, che comprendono anche il volume Antichità d’Albano e di Castel Gandolfo descritte ed incise da Giovambatista Piranesi, le cui tavole saranno oggetto di una prossima campagna d’interventi conservativi.

Per questa mostra Atlante servizi culturali si è occupata del ripristino degli ambienti, dell’allestimento e delle attività didattiche.

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Centenario BAUHAUS e proposta didattica 2019

Nel 2019 si festeggiano i cento anni dalla nascita della scuola della Bauhaus (Weimar 1919). I suoi insegnanti furono figure di primo piano della cultura europea e l’esperienza didattica della scuola influenzò profondamente l’educazione artistica e tecnica che si fondava sulla possibilità di stimolare la creatività dell’individuo. Atlante Servizi Culturali propone per l’anno scolastico 2018- 2019 un progetto didattico differenziato per ordine e grado, emblema dell’unione profonda di tutte le discipline in una nuova arte del costruire, dove per costruire s’intende il conoscere le proprie potenzialità, immaginarne le estensioni e provare a metterle in pratica, sia da singoli che
nella collettività della classe. Imparare, pensare, fare è un progetto di più incontri, liberamente ispirati al programma didattico della scuola di Gropius, che prevedeva un corso base sulla forma e il colore e successivamente dei laboratori tematici. In virtù dell’esperienza con il programma Europa Creativa dell’Unione Europea, che ha selezionato fra oltre 500 proposte e cofinanziato il progetto Voyage Inside a Blind Experience tutt’ora in corso di svolgimento nei paesi della Comunità Europea, Atlante propone di inserire un incontro di completamento dedicato alla disabilità visiva, per imparare a sviluppare la creatività accedendovi anche dagli altri sensi. Il progetto termina con La festa del Teatro Astratto, occasione per tutto l’istituto per concludere l’anno scolastico.

Il progetto è attualmente in corso presso la scuola primaria di Ponte Felcino.

Per saperne di più, per aderire al progetto con la propria scuola o per concordare una proposta con i nostri operatori: atlanteserviziculturali@gmail.com

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Visite guidate alla mostra “L’altra galleria”

 

La Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, completa il suo programma di celebrazioni per i suoi primi cento anni di vita, con una mostra, in programma dal 22 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 che porta alla luce il suo enorme patrimonio, solitamente ricoverato nei depositi per ragioni conservative o di spazio.

L’altra galleria, un’esposizione che offre al visitatore una raffinata selezione di tavole saltuariamente presentate al pubblico, e in alcuni casi addirittura esposte per la prima volta, di autori appartenenti all’epoca d’oro della scuola umbra, tra il Duecento e la metà del Cinquecento, quali il Maestro dei dossali di Subiaco, Meo da Siena, Allegretto Nuzi, Rossello di Jacopo Franchi, Giovanni Boccati, Benedetto Bonfigli, Benvenuto di Giovanni, Bartolomeo Caporali, Pietro Vannucci detto il Perugino, Eusebio da San Giorgio, Berto di Giovanni, Domenico Alfani, Dono Doni.

La scelta delle opere, effettuata a seconda del loro grado di conservazione e d’importanza, è stata realizzata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, coadiuvato da una équipe di studiosi.

Secondo Marco Pierini “I depositi di un museo sono luoghi che nell’immaginario collettivo prendono spesso la forma di polverosi magazzini pieni di opere meravigliose, più o meno colpevolmente sottratte alla vista del pubblico. Ma la realtà è un po’ diversa. Non soltanto la polvere è assente nei depositi – o almeno dovrebbe esserlo! – ma le opere che vi si conservano hanno ruoli e funzioni differenti nella dinamica del museo. Alcune, come le riserve delle squadre di calcio, siedono in panchina, pronte a entrare in campo in sostituzione di altre temporaneamente in prestito o in restauro, altre ancora aspettano la visita di studiosi e conoscitori che possano studiarle e meglio valorizzarle, altre infine – pur pregevoli, talvolta bellissime – portano su di sé troppe offese del tempo perché possano essere esposte al pubblico e debbono accontentarsi di qualche amicale visita degli addetti ai lavori, pronti a intenerirsi gozzanianamente di fronte alla sfiorita bellezza che fu. Con l’eccezione di quest’ultime abbiamo selezionato per L’altra Galleria un centinaio di tavole, tele e sculture sorprendenti, tutte degne di figurare onorabilmente assieme alle compagne che compongono il percorso espositivo del nostro museo”.

Nel corso dello svolgimento della mostra, Atlante Servizi Culturali si occupa della realizzazione di visite guidate e attività didattiche.